mercoledì 16 maggio 2012

Live Below the Line


Qualche mese fa nel mio ufficio abbiamo deciso di partecipare a “Live Below the Line, 5 giorni dimostrativi in cui ci siamo impegnati a mangiare con £1 GBP al giorno.
Squires Kitchen, la mia azienda, e Giving Africa stanno lavorando insieme per costruire una cucina in una scuola di Bethel, Burkina Faso, e fornire un pasto nutriente a tutti gli studenti, ma tutti possono partecipare all'iniziativa;  anche chi non vuole né rinunciare al suo cibo giornaliero né scomodarsi dalla sua poltrona. Basta andare sul sito ed effettuare la donazione. Lo dice anche Hugh Jackman!
In UK è molto comune fare un sacrificio o organizzare un evento per beneficienza. Per ricordare al mondo che si esistono problemi (la fame, la povertà, le malattie), ma anche piccole o grandi soluzioni.
Un mio amico inglese sta correndo ogni singolo giorno del 2012 per almeno 3,5km. Questa sua spontaneità nasce dal fatto che ha perso una sua cara zia di cancro e vorrebbe raccogliere soldi per l’associazione che ha aiutato sua zia fino alla fine: Cancer Research UK. E non ha ancora saltato un giorno: grande Andrew!
Alle volte queste iniziative sono quasi degli atti eroici: un comico inglese non particolarmente sportivo è andato da Parigi alla Manica in bici (giorno 1), ha attraversato la Manica in canoa (giorno 2) e poi dalla costa sud dell’Inghilterra ha corso fino a Londra (giorno 3-4-5), per un totale di quasi 500 km. Io ho fatto una donazione per quello che lui ha fatto e sofferto, senza neanche pensare che i soldi sono andati a finanziare i vaccini per i bambini in Sierra Leone!
Ma torniamo a Live Below the Line, sono la prima ad avere mille argomentazioni tecnico-scientifiche per dire che non ha senso per noi mangiare con meno di £1 al giorno rischiando la salute, ma non è questo il punto. Il punto è che 1,4 miliardi di persone non hanno scelta se non Vivere Sotto la Linea di £1 al giorno (calcolato usando il Purchasing Power Parity). Il punto è dimostrare che effettivamente è complicato dare via quello che noi diamo per scontato. E’ complicato soprattutto rendersene conto finché non lo provi sulla tua pelle. Il sacrificio è un atto di amore se non viola la nostra individualità e credo che alle volte sia bene provarci. Provare per capire che tutto quello che abbiamo oggi, adesso, è un miracolo (dal latino «miraculum», cosa che desta meraviglia, qualunque cosa appaia stupefacente o insolito al di sopra della speranza o della possibilità di chi osserva diceva Sant’Agostino).

Alle volte un piccolo sacrificio può essere esemplare e smuovere molte acque!
RC

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