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mercoledì 28 marzo 2012
Fratelli d'Italia...l'Italia s'è desta!
Terrazza Tartini in trasferta "vacanze romane", obiettivo stare a vedere se i nostri portano a casa il cucchiaio di legno alla fine di questo 6 nazioni...oppure no!
Non c'è 2 senza 3 e così è se vi pare... anche quest'anno abbiamo avuto il piacere di assistere ad una gran bella vittoria inaspettata e ancora una volta "il cielo è sempre più blu" oltre che esserlo davvero...ma, un attimo, rewind!
Non so per voi, ma per me quando sono a Roma mi sento dentro la vera rappresentazione, anzi nell'anima pulsante e vivente dell'italianità intera e del patriottismo...
Saranno i tricolore sventolanti dalla più parte dei palazzi, sarà il vernacolare romanesco che annichilisce ogni dialetto e ogni anglismo (bye bye milano dei sushi e del marketing), sarà ritrovare un pezzo di storia, quella proprio dei libri di scuola ad ogni angolo di strada, sarà l'architettura del ventennio così gloriosa marmorea celebrativa, sarà ritrovarsi dentro Fellini, Gadda, Maraini, San Pietro, santi & poeti mancano solo i marinai...sarà poi che Roma sembra davvero una città fatta apposta per certi eventi, i tripudi di parrucche, cappelli, ponpon bianchi rossi e verdi che fanno pendant con le bandiere sui palazzi ministeriali, nazionali, amministrativi...e anche se al motto "c'è crisi" al terzo tempo Peroni non ci sono più i cappellini azzuri di radio 101, ci sono ancora i politicanti e i giornalisti piantati davanti a montecitorio che mi ricordano che il teatrino delle tv e delle iene è la pura verità, ma per un giorno fullMonti passa in secondo piano e li può lasciar perdere...una volta il 17 marzo si festeggiava il Saint Patrick, oggi brindiamo all'Unità d'Italia!
Gaudance
lunedì 12 marzo 2012
Spacchiamoci di rugby
La prima volta che ho sentito parlare di rugby è stato il 26 febbraio 2007 in un pub a Bruxelles davanti a una birra.
Il sabato successivo c'era il 6 nazioni e, in un altro pub, mi sparai ben due match uno di seguito all'altro con un vago ricordo delle regole basilari: la palla va lanciata solo all'indietro e bisogna fare meta nel campo avversario (se volete approfondire un poco potete sentire le pillole di Paolini). Tra la birra, gli amici e la storica vittoria dell’Italia contro la Scozia mi gasai tantissimo e decisi che quello era uno sport che valeva la pena seguire.
Ho scoperto diverse cose sul rugby.
Che appassiona tutte le mie amiche, perché è sul serio uno sport di squadra e uno sport dove gli uomini sono uomini ed evitano di schiantarsi per terra al minimo colpetto.
Che la nazionale italiana è cresciuta negli anni, che quando si scontra con le più forti del mondo difficilmente vince, ma quando vince, ragazzi che gioia.
Che ogni anno che arriva il sei nazioni puoi girarti l'Europa con gli amici e che le partite a Roma a metà marzo sono uno spettacolo per il cuore (e per la gola).
Che il terzo tempo al villaggio Peroni inizia sempre almeno tre ore prima della partita ed è una festa più variopinta del carnevale a Tenerife .
Che anche se non ne capisci molto non ti annoi mai a seguire le partite e a tifare i ragazzi.
Che i commentatori e gli attori che parlano di rugby sono sempre i più interessanti.
E che se il 17 marzo passate dallo stadio Olimpico di Roma e volete tifare Italia, mi troverete là con la mia amica Gaia!
Se non avete tempo di stare a Roma per il week end potete usare i pacchetti dei Treni del rugby con andata e ritorno in giornata.
Se invece volete trascorrere qualche week end nella capitale o nelle città dove si giocano di solito i match del 6 Nazioni tenete controllato il sito ufficiale del torneo o quello della Federazione Italiana Rugby.
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