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lunedì 10 settembre 2012

Palma di Maiorca. Piove, e ora?


Ultima settimana di vacanza, con le amiche. 
Destinazione: Palma di Mallorca. 
Scopo: abbronzarci il più possibile per tornare nere e fare invidia a tutti.

Come dice Montale "un imprevisto è la sola speranza", e il nostro più grande imprevisto è stata la pioggia, che non bagnava l'isola da aprile e che ci ha fatto quotidianamente compagnia.

Ma non tutti i mali vengono per nuocere, e grazie a una bella Ford noleggiata in aeroporto e pagata a peso d'oro, ci siamo girate tutti i fari dell'isola e abbiamo scovato dei negozi e dei locali incredibili.

È stata la vacanza delle scoperte. Libere dall'obbligo di dover stare in spiaggia ci siamo fermate a caso dove l'istinto di donne ci diceva: qua di sicuro ci sarà qualche gioiello da comprare o qualche chiacchiera da fare!

Nel sud dell'isola, a ses Salines, abbiamo trovato Diart, il negozio di Maria Antonia, una signora che ha un figlio artista, un buon gusto incredibile e una quantità esagerata di collane, anelli, borse, scarpe e vestiti collezionati durante i suoi tanti viaggi e ora in vendita per tutti, accompagnati dal racconto della sua vita e da qualche consiglio di stile. I pezzi sono unici, non troverete due paia di scarpe uguali, ma di sicuro potrete trovare qualcosa per un regalo unico e orginale.

In città, a Palma, trovate qualcosa di simile da Nice Things, moda para mujer y niña. I prezzi sono un po' più alti, ma il posto è speciale e se entrate anche solo per "dare un'occhiata" vi sentirete catapultate in un'atmosfera da altri tempi.

Un po' quello che abbiamo provato la sera, quando ci hanno invitato per un chupito da Prohibition 1929 Speakeasy. Entri in un mondo magico, lontano dalle discoteche piene di turisti crucchi e ti senti improvvisamente nell'America proibizionista degli anni '20: la musica, i drink, i gestori, perfino gli altri clienti al bancone, un gruppo di francesi e spagnoli brilli e vestiti come nel film di Woody Allen, Midnight in Paris, ci hanno regalato un po' di magia. 
Se vi capita di andare a Palma passateci assolutamente; da novembre organizzeranno degli spettacoli di micro-teatro, un esperimento da non perdere!!

E infine, non poteva mancare una raccomandazione su un bellissimo ristorantino, scoperto anche questo per caso, quando con nostra somma disperazione ci siamo accorte che il locale consigliato dal marpione di turno, il Cafe L'Antiquari, era chiuso -help, aiuto, panico, e ora dove si mangia??
Proprio di fronte c'è il cafè lounge Mari-lin. I tavolini fuori sono romaticissimi, speciali quelli a due posti sui balconcini del locale. Dentro lo spazio non è molto, ma se avete pazienza e riuscite a trovare un posto potrete mangiare benissimo a dei prezzi contenuti. I piatti sono curati, le insalate sono super e i camerieri simpatici.

Non ci siamo abbronzate per niente, ma i sorrisi di coloro che abbiamo incontrato sono stati come il sole per il nostro viaggio. 
 

mercoledì 22 agosto 2012

In viaggio nel nord della Spagna


Ve ne ho già accennato.
Nel mio bagaglio per un viaggio nel nord della Spagna avevo messo tre libercoli. Uno l'avevo fatto io: un quadernetto scritto a mano, qualche stampa incollata con biadesivo e i dettagli sugli alloggi, spostamenti e cose da vedere per ogni tappa. 
Il quaderno è sparito dopo due giorni e io sono convinta che sia stato il moroso a imboscarlo perché sono stata illuminata da un sogno rivelatore; comunque il quaderno diceva più o meno così.

TAPPA A SANTANDER
L'alloggio meno caro si trova su airbnb.com: il sito unisce la vocazione social, i consigli in stile tripadvisor e bellissimi appartamenti a costi contenuti. Se gli anfitrioni vi annullano la prenotazione (ci è capitato anche questo, a una settimana dalla partenza!) airbnb vi dà un bonus extra di soldi nel caso voleste cercare un altro appartamento che risulta più caro.
Per i posti da vedere affidatevi ai consigli del vostro anfitrione o a minube.it. Nei tabacchi potete comprare il bono dell'autobus che costa 1 euro + 6 euro di ricarica minima e vi dimezza le tariffe sui mezzi.
Che mangiare? A Santander abbiamo scoperto la dipendenza da pinchos, razioni simili a tapas. Nella top 3 dei pinchos al primo posto c'è El Diluvio con la sua tortilla richiestissima da tutti. Mentre per una cena di pesce cercate di trovare posto da Casa Silvio, oltre alle mille foto appese alla parete vi offrono un marisco eccezionale a prezzi contenuti.

TAPPA A SAN JUAN DE GAZTELUGACHE
Il posto più affascinante e rigenerante in cui siamo stati. Le parole di Ciro vi raccontano bene che cosa siamo andati a vedere e vivere.
Per qualsiasi domanda scrivete pure all'Ente del Turismo Bulegoa, gentili e celeri nelle risposte. E utili! Ci hanno consigliato l'unico e sperduto rifugio vicino all'eremo di San Juan, la Pension Gaztelu-Begi. Se siete fortunati sarete anche voi gli unici ospiti di questo luogo che cura l'animo. La pensione è in montagna, ma a 20 minuti a piedi dalla spiaggia di Bakio, patria delle scuole di surf (il ritorno è in salita, da fare in bus). 
Per arrivare in questo posto sperduto si prende un autobus che da Bilbao vi lascia a Bakio in un'ora circa; da Bakio, nello stesso posto in cui scendete, prendete un altro autobus diretto a Bermeo e in 10 minuti saltate giù a San Juan de Gaztelugache. Arrivati!

TAPPA A BILBAO
Da non perdere il Guggenhein Museum: la collezione permanente di Richard Serra merita, se vi piace cantare vi divertirete a giocare con gli echi delle imponenti installazioni e se siete curiosi vi interesserà scoprire come diavolo hanno fatto a portare in quelle sale dei blocchi enormi; un po' meno interessante il resto, ma anche solo l'architettura del museo  worth a visit!
Per tutte le altre informazioni c'è un ufficio del turismo proprio all'uscita dal museo e i ragazzi che ci lavorano si faranno in quattro per voi!
Ah, se all'ultimo decidete di visitare lo stadio, potete farlo solo fino alle ore 13 (ingresso ultima visita del mattino) e alle 16.30.  

TAPPA A SAN SEBASTIAN, ANZI NO
Sembra che la città non ci abbia voluto. Due prenotazioni annullate, la seconda a una settimana dalla partenza. Così abbiamo ripiegato sulla deliziosa Zarautz, toma!

TAPPA A ZARAUTZ
Da Bilbao-Atxuri c'è un treno regionale che parte ogni ora (i dettagli li controllate qui) e che va a Zarautz (arriva anzi fino a San Sebastian, e durante la semana grande i treni da Zarautz a San Sebastian durano tutta la notte).
Arrivate in questo paesino medioevale e avete tutto a portata di mano, anzi di piede, visto che in cinque minuti arrivate nei posti da non perdere.
A partire dall'albergo Txiki-Polit, tra i più economici e in posizione centralissima, siete subito in spiaggia, dove per 17 euro al giorno vi affittano un toldo, caratteristica e unica cabina da spiaggia e riparo contro il sole (sceglietene uno nella parte che non viene mangiata dal mare: durante il giorno l'alta marea sale e cancella fino a 100 metri di spiaggia!). 
Sempre camminando, ma la sera per cena, arrivate al ristorante Asador Lagunak e, vi prego, mangiate un lenguado anche per me, che ancora ne ricordo il sapore: il pesce più buono di tutta la mia vita!
Per tutti i programmi extra (il moroso che vi regala un massaggio, le temperature e le onde migliori, gli eventi in città) potete scaricare l'app di Zarautz, disponibile in inglese, castigliano e in euskara.

TAPPA A ZARAGOZA
E cosa c'entra Zaragoza con il nord della Spagna?
Niente, però da lì partiva il volo di ritorno più economico in assoluto con Ryanair e quindi ci siamo dovuti adattare.
Zaragoza la si raggiunge con 3 ore e mezza di autobus da San Sebastian. Ci siamo sempre mossi con autobus e treni e ci siamo sempre trovati benissimo: dalla Cantabria, ai Paesi Baschi, all'Aragona.
I consigli su Zaragoza ce li hanno regalati Biagio e Gabriella (grazie!) perciò riporto fedelmente quello che hanno scritto:

Per l'albergo Rio Arga, Calle Contamina 20, economico, pulito e centrale;
per cenare Palomeque o Tragantua sono vicini (noi abbiamo provato il Tragantua, dove potete spaccarvi di cibo in un'atmosfera davvero romantica);
da vedere le due chiese in Plaza del Pilar.

Così abbiamo fatto, e abbiamo assistito alla messa nell'immensa cattedrale de Nuestra Senora del Pilar, preso due cintas, protettrici dei malati e anche dei viaggiatori per un prossimo (chi lo sa) cammino verso Santiago, guardato un bel film (ché in città si moriva di caldo, 33° all'una di notte), navigato avanti e indietro sull'Ebro -il molo si trova giusto dietro la cattedrale e gli orari delle barche ve li danno i ragazzi dell'ufficio del turismo che trovate nella piazza del Pilar.

Per andare in aeroporto, gli autubus della compagnia Agreda vi portano a soli 1.70 euro (!!!) da Paseo Maria Agustin 7 (e dalle altre fermate) diretti verso il bello e piccolo terminal.

TAPPA A CASA
Perché questa è la casa, ma è anche una tappa verso una nuova meta. Ancora da decidere.
Qualche consiglio?
      

  

lunedì 20 agosto 2012

Rubrica di viaggio



Le vacanze in due non sono vere vacanze di coppia.
Siamo partiti di domenica per un viaggio nel nord della Spagna. Ad accompagnarmi, assieme al mio moroso, un quadernetto fatto da me con gli appunti sugli orari, le tappe e le tratte da seguire –sparito dopo due giorni per mano di Pas, le avventure di Pin lungo i sentieri dove fanno il nido i ragni e i diari di viaggio di Ernesto Guevara. In un modo più profano, anche “io” non sono (più) io, per lo meno non si tratta dello stesso io interiore, perché torno più arricchita e felice.

Le vacanze in due non sono vere vacanze di coppia.
Perché lungo il cammino abbiamo conosciuto la generosità di Carlos, guardia civil di Santander, che ci ha ospitato nelle sue camere in affitto e nella sua caserma, dove il bar è aperto ai vecchi e giovani della città che vogliono mangiare qualcosa a poco in questi tempi di crisi.
Abbiamo gustato i racconti di Carmen, bella e viaggiatrice, e suo marito Luciano, loquace e gentiluomo, che a Zarautz ci hanno consigliato il miglior lenguado della storia e offerto i primi pimentos de parón che hanno accompagnato le nostre scorpacciate in terra basca.
Condiviso le disavventure del proprietario della pensión Gaztelu Begi, con la caviglia gonfia quasi quanto la pancia della sua bella e scontrosa moglie embarazada.

Le vacanze in due, nel nord della Spagna, non sono vere vacanze di coppia.
Con gli occhi aperti e lo spirito attento puoi incontrare a ogni angolo della strada, ristorante, autobus, qualcuno, a volte un angelo custode che ti salva nel momento di incertezza in cui ti rendi conto che le indicazioni che avevi cercato su google maps non combaciano per niente con le linee del bus che ti ritrovi davanti, qualcuno che ti vuole descrivere e portare nelle bellezze dei posti dove è nato e cresciuto: una matrona che ti assicura un tavolo al suo ristorante, un tassista che lavora 13 ore ogni notte, qualche mendicante –quanti ne abbiamo visti a Saragozza, un giornalista chiacchierone che ti indica il sentiero fino alla spiaggia, il conducente del bus che ti regala un sorriso.

Grazie a tutti quelli che ci sono stati vicino per un momento più o meno lungo, e grazie, con tutta me stessa, a lui che mi è stato vicino sempre.