domenica 22 dicembre 2013

21 dicembre per sempre



Fa un po' strano, il giorno dopo, svegliarsi in due. 

Poche ore prima sei preso in un turbine dove centinaia di persone ti salutano, baciano, abbracciano, ti fanno gli auguri e festeggiano con te. 
Anche nelle settimane antecedenti al matrimonio non ho mai avuto occasione di rimanere da sola, tranne che per i tratti di strada da casa a lavoro e da Terrazza Tartini a l'Estetica di Francesca; e comunque anche in quei momenti ero impegnata a ripassare mentalmente le cose da sistemare, to do list della festa, del lavoro, cose da mettere in valigia, documenti da non dimenticare assolutamente, medicinali che mi facessero passare la tosse -perché si, ci siamo ammalati entrambi a 20 giorni dalla data X e se non avessi trovato una dottoressa in gamba che mi ha dato delle bombe incredibili a quest'ora sarei ancora qui a tossire e prendere sciroppo di lumaca. 

Ieri è stato bellissimo: mi ricordo mille particolari e allo stesso tempo non vedo l'ora di avere le foto per rivivere un po' la giornata e magari scoprire qualche scena che mi era sfuggita.
I grazie da dire sono tantissimi, quello più grande di tutti va ai miei genitori e a mia mamma che è una donna incredibile e quando sarò grande voglio essere come lei (almeno un poco, mi basta). 
Non è mica vero che "dopo è la stessa cosa": già dalla sera, dal giorno dopo, è tutto diverso un po' perché quella persona che hai accanto è come se fosse diventato vero uomo, e tu vera donna. Un po' perché hai fatto davanti a Dio e con la grazie di Dio la promessa di amarlo e onorarlo, amarlo, e onorarlo tutti i giorni della tua vita, e quindi Dio, mi aspetto un grandissimo aiuto da parte tua perché altrimenti non riuscirei mai a mantenere questa promessa da sola. 
Ma in fondo non sono e non sarò mai da sola, perché circondata dall'affetto di tutte le persone che ci sono state vicine e ci hanno proprio sorretto.

Mi sono commossa tante volte durante la giornata e non sono riuscita a esprimere quello che avevo dentro da giorni, un po' per le lacrime un po' perché mi era difficile trovare le parole giuste. 
Ma oggi ho letto il biglietto che ha scritto mio papà per l'occasione e...eccole le parole giuste! 
Perciò lo ricopio qua sotto per tutti e voi e riprendo l'augurio che aveva fatto per un vecchio post di Terrazza Tartini: ragazzi sposatevi e siate felici tutta la vita! 

"Cari Barbara e Pasquale:
Mi ritrovo a rivolgervi un pensiero e un augurio in questo giorno; penso il più bello della vostra vita.
Devo dire che io Mario e la mamma Carla, abbiamo aspettato con ansia questo momento, e lo stiamo vivendo molto intensamente. 
In questo ultimi giorni sto vedendo che le persone che girano in questo vortice, mettono tutto il loro cuore per questo evento e questo mi fa una tenerezza immensa (da piangere di felicità).
Vorrei dire a tutto il mondo, la Barbara si sposa, evviva la sposa.
Ps: io sono un padre brontolone, però grido a tutti...viva la sposa...viva gli sposi!" 

Nessun commento:

Posta un commento