domenica 29 dicembre 2013

#honeymood ep. 2



Pats ha ottant'anni e ha fatto il giro del mondo in autostop due volte nella sua vita. Ci ha messo più o meno due anni ogni volta e cinque settimane di viaggio in nave per arrivare in Europa. Sulla nave ha fatto il marinaio per guadagnare un po' di soldi ed è passato per il canale di Suez perché è stato sulle navi dell'esercito inglese.
Mentre era in Italia e stava facendo l'autostop per andare verso Lione a un certo punto è successo qualcosa che non ho capito bene e insomma lui e la sua compagna hanno dovuto camminare per due settimane perché non c'erano macchine sulle strade. Hanno mangiato pomodori e bevuto vino delizioso. 

Abbiamo incontrato Pats fuori dalla residenza per anziani dove alloggia per una settimana. Era seduto su una panchina e quando ci ha visti ci ha salutati con la mano, quasi come se ci stesse aspettando, con il suo quaderno di disegni, lui che per lavoro disegnava mappe. 

Siamo a Coromandel e ancora mi domando a cosa stavamo pensando quando abbiamo deciso di stare due notti in questo posto dimenticato da Dio (è domenica e tutte le chiese che abbiamo trovato erano chiuse). 
La strada per arrivare qua è incredibile: 50 chilometri di tornanti che costeggiano l'oceano e attraversano una quantità di fiori e alberi assurdi. 
L'ostello non è esattamente come ce lo eravamo immaginato e la signora che gestisce tutto e schiavizza delle ragazze giapponesi non è proprio un concentrato di simpatia. Così abbiamo deciso di anticipare la partenza a domani mattina (yeah!), dopo un salto veloce in posta per spedire le chiavi dell'appartamento di Russel che abbiamo dimenticato nelle nostre tasche. Andremo a Rotorua, con in mente le parole di Pats: "An amazing journey, you realise only when you come back home". 

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