martedì 31 gennaio 2012

Specchio riflesso se ti muovi sei un cesso


Buongiorno
Non sono un residente, ma solo un utente della famosa Terrazza Tartini.
Utente perché ho utilizzato gli spazi, ne ho consumato gli oggetti e spaventato gli insetti che vivevano sotto.
O nella terrazza propriamente detta dove non manca mai il tavolino ove sopra si è mangiato una zuppa bollente a Luglio.
Luglio col bene che ti voglio come ne voglio a chi ha condiviso gli spazi e gestito gli scazzi.
Pazzi come i vicini sia sopra che di fianco. Sotto no, ci sono le bici e i capricci di chi alza il naso e non ci vive sulla terrazza.
Il sole bacia i belli, ma i brutti pure perché il sole c’è e mica ha un riconoscitore facciale che dice se sei bello o brutto.
E sulla terrazza c’è spesso il sole, poche volte la pioggia manco fossimo a Chioggia con le sue vongole e i suoi odori.
Ecco gli odori di quelli ne ho sentiti molti, e anche creati perché quando sei rilassato cerchi di non trattenere.
Trattenere è un concetto che non deve appartenere a chi vive. Perché ingrossare il fegato quando si può rimpicciolire il mondo.
Mondo cane dicono quelli che viaggiano e odiano i gatti. Io amo i cani e a volte odio il mondo.
Ma adesso non dobbiamo essere tristi, la tristezza è per i disillusi. Quelli che non credono che il cambiamento porti bene.
Quelli portano sfiga. Ma io sono l’eroe della mia storia e non devo credere alla sfortuna. Ma ci credo. E credo che rimarrà un piccolo vuoto.
Ma basterà il tempo di vedersi allo specchio di un’altra casa con la persona che ci starà vicino (a quello specchio) per tutta la vita e ci innamoreremo di un’altra terrazza.
p.s.

1 commento:

  1. Lo specchio: la denuncia della superficialità della società moderna (cit. BC)

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