Stavo meditando a un altro primo post. Ma i programmi sono fatti per essere disattesi. E io sono la regina delle deviazioni.
Insomma, ieri a Cracovia si è spenta Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996 e, soprattutto, mia poetessa del cuore.
Le sue opere sono meravigliose; sulla morte, invece, inutile dilungarsi perché aveva già detto tutto lei quando scrisse "Non c'è vita che almeno per un attimo non sia immortale. La morte è sempre in ritardo di quell'attimo" nella poesia "Sulla morte, senza esagerare".
E ora comincio con le dediche.
Alla Ele, che è tanto brava a conciliare la sua storia con Melo con le amiche, il teatro e quant’altro le piaccia e/o interessi, io e Wislawa diciamo così: "Ringraziamento".
Alla Ele, che è tanto brava a conciliare la sua storia con Melo con le amiche, il teatro e quant’altro le piaccia e/o interessi, io e Wislawa diciamo così: "Ringraziamento".
Alla Ba, capace di stupirsi per una qualsiasi bellezza. E per un qualsiasi 1 febbraio 2012: "La fiera dei miracoli".
Alla Terrazza Tartini e alle terrazze e finestre di tutto il mondo (unitevi :P): "Prospettiva".
A chi ancora deve cantare "non m'annoio" e non può compiacersi della sua monotonia lavorativa, giusto perché noi siamo sempre sulla notizia: "Scrivere il Curriculum"
Il titolo del post è un’altra poesia, che però vi cercate da soli.
Lucilla
non la conoscevo e di solito non mi soffermo sulla poesia, ma la sua è come se appartenesse un pò a tutti :-)
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