martedì 13 marzo 2012

Tra la testa e lo stomaco. Storia di un operaio.



Stringi il pugno e vedrai quanto è grande il tuo cuore.
Me lo aspettavo più grande più pomposo che guarda dall'alto al basso tutti i muscoli sapendo di essere il migliore come un qualsiasi primo della classe.
Bisogna dire che è un lavoratore instancabile così tanto che Stakanov al suo cospetto era un normale operaio. Chiaro, direte voi, se lui si ferma noi siamo finiti, kaputt, game over. Cazzo è vero, forse ha ragione a comportarsi così perché senza di lui la baracca non va avanti.
Per questa ragione, per non farlo arrabbiare quando lo prendiamo in giro che si spaventa per poco e inizia a tremare come una foglia, sbattendo su se stesso come un tamburo, gli diamo la libertà di innamorarsi e farci capire quando siamo pronti ad amare.
Poi beh, lui aiuta tanto anche quello lì in basso che si irrigidisce quando vede qualcosa di bello, mandandogli più sangue a dispetto del povero cervello che davanti a certe cose lascia la gestione e si riposa.
Cuore ha tanti fili intorno a sé, tutti gli vogliono stare vicino per portargli da mangiare a tutte le ore del giorno e della notte, troppo zelo signori pensa lui.
Anche i cantanti e i poeti ne parlano spesso soprattutto perché fa rima con amore e si sa che in Italia sono tutti romantici e non si fanno mai scappare delle occasioni del genere.
L'età e la vita gli danno da fare, deve capire che certe cose che faceva da giovane ora le deve fare con più attenzione.
Però una cosa alla quale Cuore non vuole proprio rinunciare sono le emozioni, lo rendono davvero felice e lo fanno sentire sempre attivo e anche se inizia a correre un po' più forte lo fa volentieri.
Soprattutto quando Orecchie sentono dire "ti amo" e Voce risponde "anche io" mentre Occhi riconoscono la figura che ti accompagna da tanto tempo quando Cuore decise essere quella giusta.

Dedicato a chi ora sta aggiustando Cuore nella stanza 32.

PS

Nessun commento:

Posta un commento