giovedì 10 gennaio 2013

È ora di cambiare

Silver Buddah, Sunfrog1
Il lavoro è una routine, qualsiasi lavoro tu faccia. La mattina ti svegli e fai dei movimenti meccanici, uno dietro l'altro.
Ci sono persone più fortunate che amano quello che fanno, altre invece che si trovano alla scrivania sbagliata. C'è anche chi non ha un posto fisso, chi vaga alla ricerca di uno stipendio e basta e poi c'è chi quel posto ce l'ha ma comincia a stargli stretto e vorrebbe vedere il mondo fuori, ma spesso si sente in colpa per i suoi pensieri di insoddisfazione sapendo che c'è chi un lavoro fa fatica a trovarlo.
E poi ci sono io. Che fin dai tempi dell'università h
o faticato per arrivare a lavorare nel posto in cui mi trovo ora.


Mi avevano promesso che avrei cambiato le cose perché qua "c'è tanto lavoro da fare" e "voi giovani siete importanti, la vostra visione, l'approccio che avete alle cose". Ma tutte le mie aspettative e tutte le loro promesse dopo quattro anni sono rimaste solo belle parole e nobili propositi.

Mi occupo di comunicazione e si sa che nel nostro paese più o meno tutti sanno comunicare, anche solo per avere scritto sul giornale della scuola.
Tanto più in un grande ente, dove qualsiasi esperto di tuttologia vuole dire la sua e così i giovani che hanno studiato di comunicazione all'università vengono spesso relegati nella categoria dell'apprezzo-l'impegno-ma-lascia-stare o del ritenta-sarai-più-fortunato. Perché le idee che hai sono più belle se le dice un consulente esterno. Le sue banalità sono oro colato. Le tue idee sono delle ragazzate.


Mi piace il mio lavoro, ma vorrei farlo meglio, avere una strategia da seguire, qualcuno da cui imparare. Ogni tanto fantastico e immagino che un giorno riuscirò ad avere qualcosa di mio, o semplicemente lavorare in una libreria e aiutare i miei clienti a trovare il titolo giusto. Leggere nei momenti morti e aggiustare gli scaffali. Come la protagonista di kill bill, lei però lavorava in un negozio di dischi.

Ma non mi piace lamentarmi, almeno non per troppo tempo. Ed è arrivato il momento di cambiare. Tra meno di un mese il mio nuovo capo sarà una donna, un po' eccentrica con un budda sul davanzale dell'ufficio e tanta voglia di farmi fare.

Rimbocchiamoci le maniche, c'è tanto lavoro da sbrigare.

3 commenti:

  1. I mio nuovo capo ha mille soprammobili cinesi sparsi nei vari locali e corridoi (e pure una giovane compagna cinese...), ma il Budda no! :-)
    Ale

    RispondiElimina
    Risposte
    1. interessante...e dove ti trovi e cosa fai adesso assieme a tutti questi soprammobili cinesi? :-)

      Elimina
  2. discutendo ieri in palestra con due ragazze che hanno studiato comunicazione sono venuti fuori gli stessi dubbi e desideri...è ora di cambiare anche per loro!

    RispondiElimina