lunedì 7 gennaio 2013

Parigi val bene una messa


Se non stai attenta, ti ci perdi. Parigi ha una metropolitana che sembra un tunnel; e se poi devi cambiare linea fai chilometri e chilometri.

Parigi è grigia. Di giorno è piatta: il grigio del cielo si specchia nel bianco degli edifici. Ma di notte cambia colore, si illuminano i ponti, le statue, i palazzi e da ogni punto della città vedi quella che di giorno è solo un ammasso di ferro, ma con il buio diventa luminosa come la stella polare.

Parigi è Parigi, ma è anche un borgo antico, un grande impero, una città moderna e antica. È sciatta e altezzosa come i suoi abitanti.
Nello stesso giorno si può passeggiare tra il quartiere a luci rosse di Pigalle sia nel sofisticato quadrilatero della Sorbona.

A Parigi le case costano anche milioni di euro, i parigini sono sempre alla moda quasi come i cugini Milanesi, ma è piena di barboni affamati e infreddoliti.

A Parigi puoi salire sulla Tour Eiffel e bere due coppe di champagne a 10 euro e ammirare un panorma mozzafiato; puoi fare una fila di un'ora e mezza per entrare al Museo D'Orsay e stupirti ogni volta che passi davanti a un quadro che hai visto per anni sui libri stampati e aspettare mezz'ora per ammirare la Saint Chapelle e immaginare i tre moschettieri di fianco a te.

A Parigi è tutto caro, l'acqua nei bar costa tre euro e un caffè può arrivare a 4,50 e sicuramente sarà schifoso. Ma puoi anche entrare in un panificio e mangiare un croissant beurre, una gallette du roi e trovare una corona, un viennoise au chocolat e volerne mangiare altre cento.

Parigi e contraddittoria, ti ammalia, ti rapisce e poi ti abbandona. Ma una cosa è certa, non ti delude mai.

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