mercoledì 17 aprile 2013

Devo andare in bagno




Sarà che sono la mia ossessione, sarà che sono donna e che quando sono in giro è sempre un casino trovarne uno pulito (con un attaccapanni per giacca e borsa, sevabbè), sarà che quando ero bambina, tenevo la pipì finché non entravo in casa mia, sarà quel che sarà, ma quando sono in giro sto attenta ai bagni.
Mi ricordo che entravo, con la vescica piena e dolorante, ma appena sentivo il tanfo che emanava il luogo tutta la pipì mi risaliva e come per magia non scappava più.

Purtroppo la mia capacità di trattenere è scomparsa con l'età e dico sempre che un giorno, quando sarò vecchia, dovrò utilizzare i Tena Lady come le signore nella pubblicità.

I bagni migliori li ho visti nei locali di Bruxelles, sempre stravaganti, con le locandine degli eventi appese nell'atrio, spaziosi, colorati. La cosa assurda è che nei locali più belli, ci sono i bagni peggiori e viceversa.
Uno dei peggiori frequentato ultimamente è quello del Frida, un locale in zona isola: piccolo, super puzzolente e senza chiavi.

Mentre studiavo, qualche anno fa, ho fatto la cameriera in un Irish pub, il momento più brutto della serata era proprio quello delle pulizie del bagno, mi ricordo che la prima volta, mi misi i guanti, preparai il secchio con il detersivo, mi avvicinai lentamente al luogo incriminato e mi prese un attacco di nausea incredibile.

Quando vado nei bagni pubblici mi chiedo sempre perchè le donne e i disabili siano insieme. Ovviamente chi ha inventato questo schema, sarà sicuramente un uomo.
Perchè un'architetta o un'igegnera non avrebbero mai fatto questo tipo si associazione per un semplice motivo: le ragazze quando vanno in bagno 99 su 100 non si siedono, bensì stanno a mezz'aria, il che è già complicato su un water normale, figuriamoci su una tazza così alta!
Significa stare in piedi o quasi. E quando capita che il bagno è sporco e non ci sono appendini dove mettere le cose, oltre a stare con il sedere per aria devi tenere in mano la borsa e magari la giacca. Sperando che la porta si chiuda.
Ora non vorrei dire quelle cose un po' femministe, però quasi quasi mi viene il dubbio che donne e disabili devono stare per forza a braccetto, mentre gli uomini con la U maiuscola non possono essere assimilati al "sesso debole".

Quando ero più piccola però ho passato dei gran momenti nel bagno di casa delle mie amiche: siccome la casa era piccola erano in tante sorelle, quando non si sapeva dove stare perchè le stanze erano tutte occupate, entravamo nell'unico luogo ancora libero e si chiacchierava per ore.

Nel posto dove lavoro adesso, ho la chiave per entrare in bagno. Pensavo fosse una pazzia, ma qualche settimana fa, un collega per ripicca ha lasciato un suo ricordino sul pavimento.
Io, intanto, mi tengo stretta le mie chiavi!

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