giovedì 4 aprile 2013

Quelle volte in cui conti fino a 2


Qual è la cosa che più di ogni altra vi fa saltare i nervi? Quella che… quando la sentite o vedete non riuscite proprio a trattenervi?

La mia è questa: chi non rispetta le regole e non solo pretende di avere ragione, ma ti dà pure dello sbirro. Proprio non riesco a mandarla giù, mi sale il sangue al cervello e non rispondo più delle mie azioni,  divento simile a quel mostro di cui si parlava qualche tempo fa.

Negli anni le mie vittime sono state:
  • un paio di signori che hanno deciso di pulire la loro pattumiera personale alla fermata dell’autobus, per strada, a terra e quasi sui miei piedi;
  • due posteggiatori abusivi che volevano per forza 5 euro, perché con due euro “dottorè mancu u cafè”;
  • gli immancabili guardiani di Capo Gallo che fanno pagare il pizzo sotto la luce del sole (sì, abbiamo già scritto al Sindaco, a Striscia la notizia, chiamato guardia di finanza, carabinieri, polizia, numero unico di emergenza Europeo, stiamo aspettando risposta da Batman);
…e dulcis in fundo, il soggetto che ha avuto la sfortuna di incontrarmi a pasquetta in aereo.

Descrizione: palermitano in visita al cugino milanese, lampadato (i lampadati non mi piacciono, ma i palermitani lampadati - che hanno il sole 360 giorni all’anno - non si possono guardare), con braccialetto della discoteca di 10 anni fa attaccato al polso, maglioncino rosa confetto attillato e fidanzata scollata, col cerchietto leopardato e la ciunga (chewing gum).

Completava il fantastico quadretto un Ipad che aveva una particolarità davvero unica: il touch screen. Durante tutto il viaggio continuava a toccare lo schermo con dei gesti evidentissimi, prendendo quasi la rincorsa, per poi guardarsi intorno alla ricerca dello sguardo stupito e pieno di ammirazione degli altri passeggeri che – manco a dirlo – erano lì a guardare lui, pronti per una standing ovation.

Diciamolo: è stato amore a prima vista. Era nella mia stessa fila dall’altra parte, sedile D, D di Deficiente.

In fase di atterraggio il comandante chiede di spegnere tutti i dispositivi. Lui ovviamente se ne frega e continua a giocare a Fruit Ninja. Passa l’hostess n°1 che gentilmente gli chiede di spegnere l’ipad, ma niente da fare, era lì a mascella spalancata nell’attesa di affettare un bel mellone. Passano i minuti e il sangue comincia a confluirmi tutto nella parte superiore del corpo, ma mi calmo pensando che tanto l’hostess sarebbe ripassata. Passa l’hostess n°2 che in modo molto più severo gli ripete di spegnere l’ipad. Per un attimo ho immaginato che glielo prendesse e glielo spaccasse in testa. Lui magicamente lo spegne, il sangue comincia a defluirmi verso il basso, Giuseppe socchiude gli occhi e…. lui riaccende l’ipad!! Mancavano 5 minuti all’atterraggio.

Potevo destare Giuseppe – molto più diplomatico di me – ma non ce l’ho fatta, era il mio momento, dovevo entrare in azione e salvare tutti i passeggeri!

Lo guardo e con tono alto e severo gli dico “SCUSI, LO  VUOLE SPEGNERE QUELL’IPAD?” lui mi guarda e lo spegne.
Ma a quel punto era troppo tardi, il suo sguardo idiota non meritava pietà e io ormai dovevo sfogarmi. Appoggio la schiena al mio sedile e ad alta voce dico “quanti anni avrà? 30 come minimo!”.

Da vero signore, la risposta era immancabile “me l’ha già detto l’hostess, lei si faccia i fatti suoi e stia zitta”, tralasciando il fatto che si è dato delle scemo da solo…ma “ZITTA” a chi??

Ho colto la palla al balzo. I 30 secondi successivi non me li ricordo, ma ricordo ancora la sua faccia da idiota e la sua ragazza silente che continuava a masticare la ciunga. E il palermitano spocchioso si sa, fa tutto il figo e lo ‘sperto, ma alla fine è tutto chiacchere e distintivo e con le donne non è abituato a discutere,  se poi neanche la sua donna lo difende beh, meglio alzare bandiera bianca.

In definitiva non importa che tu sia un palermitano lampadato, un posteggiatore abusivo o una discarica ambulante, se mi incontri e vuoi fare lo scaltro… sappi che io conto fino a due… e poi ti mordo! Argh!

Nessun commento:

Posta un commento