lunedì 30 gennaio 2012

Ho trovato l'isola che non c'é


Ci sono dei giorni in cui mi piace passeggiare, senza un particolare senso. Girare intorno alle cose e perdersi nei ragionamenti.
C'è un bel quartiere a Milano dove questo si può fare: dove i radical chick, i veri borghesi e la povera gente si incontra tra le viuzze e negozi che sono ancora di un tempo. Dove i palazzi di vetro si mischiano ai ristoranti con i vecchi sapori e ai marocchini che vendono le arance sul camioncino. Si trovano ancora le trattorie frequentate dalle maestranze, ma anche ristoranti dai prezzi folli.
Il sabato mattina c'è uno dei mercati più grandi della città. Si trovano tutte le etnie e i colori del mondo. Non per quello che si vende, ma grazie a chi le vende. I nord africani che urlano "signurinaaaa" e quanto sono buone le verdure vicino ai milanesi che vendono il pesce, i cinesi con i vestiti e le sciure di un tempo che vendono tovaglie e lenzuola.

L'isola che c'è è facile da raggiungere , basta prendere la metro gialla e uscire a zara.


Consigli per l'uso:

Andate al
Frida per un aperitivo; mangiate un gelato o una granita messinese alla gelateria dell'isola; un pranzo da Capre e cavoli o al Stravagario; arrivate fino al tunnel del binario 21 per guardare i nuovi graffiti. Per una cena super Osteria al 9, in via borsieri trovate anche il Blue Note. Se avete bisogno di assistenza alle bici ogni mercoledì e sabato potete chiedere aiuto all' associazione +bici. E infine tra i grattacieli e la polvere trovate il gioiellino della Fondazione Catella. D'estate potete mangiare o leggere un libro nel parchetto e se avete da spendere potete cenare o pranzare al Ratanà.

2 commenti:

  1. hai dimenticato di aggiungere la scritta: "Messaggio promozionale"
    potrei denunciarti
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  2. sono utili consigli, basati sulla mia esperienza. non mi pagano per questo :)

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