giovedì 15 marzo 2012

Amiche nemiche. Storia di donne e di valigie



Fare la valigia è una roba da artisti. Ma cosa dico, da maghi, anzi da illusionisti. Sembra facile, ma quando la fai senza tecnica, un po' alla rinfusa poi ti accorgi che non si chiude e devi rifarla da capo.
Si perché lei è subdola, si fa riempire tutta. Quasi non ci credi che sei riuscita a farci stare dentro tutto, ma poi stai per chiuderla e niente. La zip non fa un passo, allora provi a sederti sopra a rigirarla a metterla al contrario, ma niente non di chiude e ti guarda con quel sorriso di sfida che proprio ti fa innervosire. Allora ti arrendi e devi tirare fuori tutto e cominciare da capo.


Io e le valigie abbiamo un pessimo rapporto, ma con il tempo ho vinto questo fastidio e ho adottato una tecnica che vi consiglio.
Prima di tutto se avete deciso di portarvi un trolley per 10 giorni di vacanza, fate una scelta dei vestiti e incominciate a pensare a quello che dovete lasciare fuori. Non si può portare tutto quello che si ha in mente!
Secondo mettete tutto sul letto, meglio ancora se riuscite già a fare gli abbinamenti tra vestiti.
Terzo riempite tutti i buchi, ogni spazio potete utilizzarlo per mettere un calzino, un paio di mutande, la cintura e il beauty.
Quarto: ogni cosa ha il suo posto e questo me l'ha insegnato mio papà. In alto il pigiama perché è la prima cosa che si tira fuori; sotto tutto i jeans perché non si stropicciano. Il trucco è farcirla lentamente, facendo aderire bene tutti i vestiti, creando degli strati come se fossero delle lasagne.
Se invece volete partire con quegli zaini da montagna enormi, il trucco è arrotolare i vestiti e fare tanti piccoli salsicciotti, ci staranno più capi e occuperanno meno spazio.
Ricordatevi anche che - se volate con i low cost - dovete tenere uno spazio per la borsa. Io la ficco dentro ma poi mi riempio le mani con il libro, il portafoglio, e cerco di mettere tutto nelle tasche della giacca.
Non imbarcate la valigia e quindi avete anche il problema dei liquidi?io ho comprato un beauty trasparente (grazie a Barbara), comodissimo. Se invece non ce l'avete, dovete buttare tutto in un sacchetto di plastica.
Partire diventa sempre più complicato: arrivi in aeroporto con 'sto sacchetto in mano, e la borsa tracolla; prima dei controlli deci aprire la valigia per ficcare la borsa; metti tutto quello che puoi in tasca, passi il metal detector; riapri la valigia, metti dentro il beauty case e continui ad avere tutto in mano.
Non solo hai dovuto lasciare i tre quarti dei vestiti a casa perché nel tuo trolley non ci stava più niente, ma sei già stanca e pensi che questa vacanza te la sei proprio guadagnata.

3 commenti:

  1. allora, la frase "non si può portare tutto quello che si ha in mente" per me non può esistere! così ci sono state evoluzioni di tecnica (Barbara ne è testimone)
    1 il sottovuoto: il quadro da esplosione della valigia all'arrivo è degno di pollok e vi giuro che le cose non si stropicciano
    2 le cinture vanno messe stese lungo il contorno del trolley
    3 i calzini vanno messi dentro le scarpe
    4 borsa pieghevole pliage di Longchamp
    io poi dei controlli con beauty trasparente me ne infischio, ok, rispetto le regole della taglia -in caso di controllo- ma alla domanda "liquidi?" "niente da dichiarare"

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  2. Per me la valigia è un trauma che supero perché mi piace troppo viaggiare. Anch'io metto tutto sul letto poi incomincio a riempire la valigia che mi sembra sempre troppo piccola. In ogni caso la faccio e rifaccio un sacco di volte. Poi mentalmente ripenso a quello che ho messo dentro sperando di non avere dimenticato nulla !!!
    ernestina

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  3. il dubbio è sempre: phon si, phon no.
    per il resto la mia filosofia è: comprare i vestiti che mancano sul posto! valigia vuota all'andata e piena al ritorno!

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