venerdì 9 marzo 2012

Mimo(sa)


Mercoledì pomeriggio, dopo alcune giornate lavorative frenetiche e alla vigilia della nostra festa, mi sono regalata un cinema più giro per negozi più aperitivo.
Il film era “The Artist”, che ha trionfato pochi giorni fa alla Notte degli Oscar, vincendo cinque statuette e accreditandosi come pellicola dell’anno.
Vado molto spesso al cinema, ma devo ammettere che avevo un po’ snobbato The Artist; vedere un film muto non mi convinceva fino in fondo. Insieme all’atmosfera magica che cala in sala quando inizia lo spettacolo, i dialoghi sono la mia cosa preferita al cinema. Così negli ultimi mesi c’era sempre un altro titolo che preferivo.
E mi sbagliavo! Questo film francese è un autentico capolavoro, non ci si annoia in nessuno dei suoi 100 minuti di durataÈ un tripudio di gesti, di espressioni facciali, di sguardi e di emozioni. Una bellezza diffusa. Che giunge a tutti e non è certo da destinarsi a rassegne per cinefili. È un po’ buffo come il protagonista si intestardisca e cerchi di resistere all’avvento del cinema sonoro. È come se mi ci rivedessi al contrario. Io mi sono stupita di trovare un film super narrativo, una storia che appassiona e personaggi perfettamente delineati, dei quali sentire la mancanza non appena partono i titoli di coda e il vociare in sala spegne il silenzio dentro e fuori il film. Per un po’ nella mia testa le immagini continuano a galleggiare in bianco e nero e in formato 4:3.
Cito spesso Nanni Moretti, che in Palombella Rossa urlava «Le parole sono importanti». L'altro giorno mi sono ricordata che a volte possiamo farne a meno. E, allargando un po’ il raggio, vale anche in altre situazioni di vita. La tua vicinanza a un amica in un momento difficile può passare da un abbraccio silenzioso o da un pensiero senza telefonata appresso perché la conosci e sai che parlarne ora sarebbe inopportuno o solo un pochino complicato. Noi ragazze le parole sappiamo usarle e farne a meno.
La festa della donna, che un po’ ci piace e un po’ no, può essere utile a anche per leggerne ed ascoltarne su di noi, di parole.
La mia serata di mercoedì è finita broccolando con un barista carino, in questo caso il sonoro e la e mimica sono stati sinergici per la comunicazione…

Lucilla

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