La sola speranza

Ricetta semiseria per il viaggio più bello ed entusiasmante della vita.

Prendi una destinazione, più o meno casuale.

Anche Ventimiglia va bene: patria del kitch francese dove non troverai nessuno che parla italiano, dove la donna più elegante che incontri per strada indossa gli stivali lucidi neri con tacco a spillo, il jeans aderente fascia-culo e ha i capelli neri corvino tirati su con coda di cavallo e codino con pon-pon in coordinato.

Fai finta di saper leggere una mappa o di riuscire a seguire le indicazioni di google maps (eh si signori, ci si può perdere anche con google maps!).

Potrai finire, ad esempio, nei carruggi stretti e isolati, dove nemmeno il sole di mezzogiorno riesce a filtrare, a bocca aperta per la meraviglia e incurante di qualsiasi pericolo.

Prendi un compagno di viaggio adatto.

Puoi scegliere tra le tue amiche più care che abbiano almeno una di queste caratteristiche: bagaglio piccolo e non troppo pesante e/o velocità nel prepararsi e/o non se la prendono se rompi il cazzo sui tempi delle loro docce africane.

Puoi scegliere di partire con il tuo fidanzato, molto avventuroso (soprattutto quando si tratta di prendere voli o treni che partano prima di qualsiasi orario umano sulla faccia della terra), ansioso qb (soprattutto quando si tratta di camminare lungo la statale perché si è scesi alla fermata sbagliata della corriera e bisogna raggiungere un agriturismo prenotato tramite smartbox più o meno nel mezzo del nulla), interessato e appassionato alla vita (e qui ci sta dentro tutto, dall'arte al giro allo stadio, all'entusiasmo per ogni piccola cosa) a volte cavaliere (soprattutto quando si tratta di salvare le vecchie signore che cadono sul pontile di San Remo sperando di beccare parte della loro eredità e farla fuori al casinò).

Prendi un'agenda, fai un planning e strappalo.

E poi stai a quello che ti presenta la realtà.

A quando il prossimo viaggio?