martedì 15 maggio 2012

Bandiera, non banderuola


Verde, giallo, azzurro.
Nel mio viaggio in Irlanda mi sono sempre domandata due cose: ma come si chiamano questi fiori che mentre sei in autobus per andare a Kilkenny o appena fuori dalle strade cittadine irrompono sui campi come una schizzata di limone nell’insalata?
E perché il cielo in Irlanda sembra diverso? L’orizzonte più ampio, le possibilità più reali?

Questa foto non è stata scattata in Irlanda ma in Inghilterra, poco fuori Londra, da chi è andato a esplorare possibilità lavorative che non sempre vengono offerte a noi giovani di Milano. Anche in questo momento l’orizzonte è veramente più ampio e spalancato verso quello che ogni tanto chiamiamo con paura: ignoto.
Un lavoro che ancora non c’è, l’arrivo di qualcuno, o qualcuno che se ne va, cambiare paese, cambiare professione, arricchirsi di amici, di affetti, di volti.

Interruzione di mamma chioccia. Sempre a gironzolare intorno al computer –lo riuscisse anche a usare qualche volta! Sempre vicina, ma a debita distanza. E sempre messa al corrente delle cose una volta fatte e decise, anche se lei aveva già bell’e capito tutto da un pezzo.

Però questo non è l’argomento di oggi e qua stiamo divagando.
Torniamo ai campi gialli e alla possibilità di scoprire una prospettiva nuova e più ricca di quanto immaginato.

Questo post finisce così.
Con un augurio e una domanda.
L’augurio di non rimanere aperti alla possibilità e dire si, piuttosto che no.
Si alla vita, domenica è stata la giornata della marcia per la vita e forse non è un caso che io la citi in questo post.
Si a un qualcosa che non è esattamente quello che avevi pianificato nella tua testolina.
Si a un amore grande e anche in questo caso vorrei citare Gaber con la sua canzone che sempre mi torna in mente ma invece cito piuttosto uno che da Gaber era stimato, quando dice che tutto è liberato.
Questo post si chiude con un augurio e una domanda.
Ma alla fine, com’è che si chiamano sti fiori gialli?

3 commenti:

  1. ...Meravigliosi Narcisi gialli...

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  2. La mia amica Valeria mi ha fatto accendere la lampadina...sono i famosi Daffodils di cui parla W. Wordsworth

    I wandered lonely as a Cloud
    That floats on high o'er Vales and Hills,
    When all at once I saw a crowd
    A host of dancing Daffodils;
    Along the Lake, beneath the trees,
    Ten thousand dancing in the breeze.

    The waves beside them danced, but they
    Outdid the sparkling waves in glee: --
    A poet could not but be gay
    In such a laughing company:
    I gazed—and gazed—but little thought
    What wealth the show to me had brought:

    For oft when on my couch I lie
    In vacant or in pensive mood,
    They flash upon that inward eye
    Which is the bliss of solitude,
    And then my heart with pleasure fills,
    And dances with the Daffodils.



    Alice S.

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  3. È proprio questa! Grazie, in questo momento di stanchezza e di gioia questa poesia è proprio super!

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