lunedì 24 dicembre 2012

Dormo da un'amica


È arrivato il Natale e sono in ferie. Il mio look è tornato ad essere jeans e felpa e non riesco a toglierlo.
È il mio terzo giorno di vacanza e non mi sono fermata un attimo, proprio come piace a me. In più sono single e non ho orari, cene, incastri da fare.
Mi sento una bambina nella città dei balocchi e ieri dopo una giornata di shopping natalizio e chiacchiere con una vecchia amica, dormo fuori.

Come i vecchi tempi: "mamma, stasera dormo da Giulia".

Sarà passato un secolo dall'ultima volta che ho preparato la borsa per dormire da un'amica: spazzolino, pigiama e chiacchiere fino a notte fonda.
Forse la prima volta che ho dormito a casa di un' amica avevo 13 anni, erano le scuole medie e andavo matta per i take that. Si passava gran parte della serata a guardare videocassette dei fab five e si fantasticava una vita insieme a loro. Oggi di anni ne ho 29, lavoro e la musica pop non mi piace più.
Andare a dormire a casa di un'amica era una festa: si stava a parlare fino a tardi, si guardava la tv, si parlava di ragazzi, di sesso, chi ti piace, chi no, "ieri mi ha guardato 10 secondi in più, secondo te cosa vuol dire?!"
E un po' succede anche adesso, non si parla più del ragazzo che ti piace, ma di quello con cui convivi o con cui stai da tempo, niente pettegolezzi sulle compagne di classe o su quanto è stronza la prof, ma racconti del lavoro, dei tuoi progetti. dei tuoi sogni, di quello che vorresti fare da qui a un anno. Racconti della tua irrequietezza, delle idee che non concretizzi mai. Della casa che vorresti e dei viaggi che programmi. Gli amici si sposano e hanno figli, ma tu per quella sera ti senti una ragazzina.

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