lunedì 13 maggio 2013

Me, my wedding planner and I



Dopo la più emozionante dichiarazione di ammmore e proposta di matrimonio
arrivata giusto il giorno del mio 30° compleanno, mi sono trasformata, con ben 14 mesi di anticipo, nella più preparata, organizzata e rompiballe wedding planner del mio medesimo matrimonio.
Poiché ora sono in un periodo di stallo dei preparativi e il mio fidanzato mi ha impedito per il momento di pensare alle letture della messa, mi consolo dando qualche dritta a chi sta iniziando a preparare il proprio matrimonio.
I consigli che seguono appartengono alla serie: predichi bene e razzoli male. Tutte le volte che predicherò la pazienza o dirò qualcosa del tipo “rilassatevi, godetevela e prendetela con filosofia” sappiate che ho provato direttamente su di me che incazzarsi come una iena ha portato e porta a un unico risultato: incazzarsi ancora di più come una iena in fase pre-ciclo.


Consiglio n. 1: Fate quello che volete
È il mantra che viene ripetuto più spesso ed è maledettamente vero. Il matrimonio è un momento bellissimo degli sposi perciò fregatevene di tutto e fate quello che volete.
Volete mettere l’abito corto e senza calze a dicembre, fare una grigliata sul prato al posto del pranzo, mettere le scarpe leopardate, non fare le partecipazioni, arrivare in chiesa in bicicletta: fatelo! È il vostro matrimonio, in più non ci sarà mica Enzo Miccio a bacchettarvi con i suoi consigli di stile e i parenti che si lamenteranno del fatto “Eh ma non ci hanno nemmeno servito ai tavoli” si sarebbero comunque e sempre lamentati di qualcosa perciò rilassatevi…e fate quello che volete. E se qualcuno vi domanderà: ma perché? Fate un largo sorriso e rispondete: perché preferisco così.
Io mi sono fatta venire delle belle idee spulciando il blog di spose non convenzionali e il fantastico mondo di wedding wonderland: sono una fonte incredibile di ispirazione e idee originali!

Consiglio n. 2: Non cercate di risolvere tutto e subito
Corollario al consiglio numero 1. Il parere dello sposo ha lo stesso valore del vostro. Lo so è dura da ammettere, ma purtroppo è così. Mentre esploderete con tutte le idee che vi verranno in mente, non sempre si riuscirà a trovare l’accordo e quindi che fare? Niente, mettete da parte la questione, dormiteci su qualche giorno e poi a un certo punto la soluzione verrà fuori da sé.

Consiglio n. 3: Non fate proprio tutto quello che volete
Nel senso: se nelle vostre scelte riuscite ad accogliere almeno in parte i desiderata dei genitori che se non invitate proprio quel collega della zia che non conoscete neppure loro non potranno mai più mettere piede in paese. Usate un po’ di lateral thinking per far quadrare le cose: non avete/volete allargare il numero degli invitati al ristorante? Invitateli solo in chiesa e poi offrite cioccolata calda o biscotti per tutti.
E se proprio non ve ne frega niente, tornate al consiglio n.1.


Consiglio n. 4: Mentire spudoratamente
Vi sposate e avete già deciso la data: dovete dirlo a tutti. L’annuncio del matrimonio a persone con cui avete più o meno confidenza di solito scatena: A) una serie di commenti idioti sulla data, se ne avete scelta una un po’ strana –ti sposi a dicembre? Ma perché, con tutto quel freddo??? Ci dovremo anche comprare il cappotto! Eh, ti sposi ad agosto? Ma perché, con tutto quel caldo come si fa? Mi devo comprare dei trucchi waterproof! E B) una serie di domande idiot- ops indiscrete su dove andrete a vivere, perché non comprate la casa eh ma stare in affitto si buttano via i soldi, guarda che alla cugina di mia mamma le hanno fatto il mutuo al 100% anche se non aveva anticipo eccetera, eccetera.
Per evitare tutto lo sbattimento di dover spiegare e spiegare come un disco in loop, mentite spudoratamente e con un sorriso potete dire che andrete a vivere in un attico in Brera ereditato dallo zio scapolo che ha deciso di donarvelo in anticipo solo se vi foste sposate il 15 di agosto.

Consiglio n. 5: Attenzione ai dettagli
Ok, la decorazione dei tavoli, il guest book, il photo corner, il tableau, il bouquet sono tutte cose importanti, ma a un certo punto ho avuto paura di venire risucchiata dall’incombere minaccioso dei dettagli tecnici e organizzativi che rischiavano di affogarmi e farmi dimenticare il vero significato del matrimonio.
A me e Pas è venuto in soccorso, giusto giusto a fagiuolo, il fatidico corso fidanzati da fare in parrocchia. Tutte le coppie di amici che l’hanno fatto ne hanno parlato bene: per noi, per me, è stato strepitoso. Un modo per fermarci un attimo e riflettere e capire il passo che andremo a fare, per dare un senso al lunedì e alla settimana, per fare qualcosa, forse l’unica cosa fatta davvero assieme con il mio fidanzato, per non perderci troppo dietro al colore degli addobbi –per lo meno io, su di lui non c’era pericolo.

Consiglio n. 6: Godetevela
Devo dire che io sono un partita un po’ in anticipo con l’organizzazione: un anno e un paio di mesi prima, con il ristorante già bloccato a novembre e l’abito già scelto a gennaio, entrambi al primo colpo. Su alcune cose il rischio è quello di cambiare idea, se non avete scelto davvero quello che vi convinceva di più; in compenso, e questa è la cosa migliore, riuscirete a godervi tutto il bello del divertimento senza nessuno (ok molto poco) stress. Non dover correre e vedere mille ristoranti e mille abiti in un mese (a parte che sarebbe inutile) ti fa apprezzare, con calma, il bello del passo si andrà a compiere con vostro marito –che tra l’altro in questo momento sta andando con i testimoni a scegliere il suo abito. E speriamo che lo scelga grigio melange.

2 commenti:

  1. Una filosofia fantastica, d'altronde il corso lo abbiamo fatto insieme! :-D

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    1. oh yeah! ah, dobbiamo sistemare i feed, e poi: sei d'accordo se inseriamo Chicche di Kika tra i nostri amici blog? :-)

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